venerdì 28 febbraio 2014

The Walking Dead: fumetto o serie tv?

E venne il giorno di...



Nonostante TWD sia sul mercato italiano dal 2005, solo da qualche anno è riuscito ad ottenere molta più visibilità, grazie soprattutto alla serie tv e alla nuova edizione Saldapress, con formato da edicola e a basso costo che ha permesso di far avvicinare tutti al mondo degli zombie.


Uno dei migliori fumetti in circolazione, scritto da Robert Kirkman e disegnato per i primi 6 numeri da Tony Moore e da Charlie Adlard per tutti i successivi. Impossibile non conoscere la storia di TWD, ma per chi non la conoscesse, l'incipit è semplice:
Rick, un poliziotto di periferia, viene colpito durante uno scontro a fuoco e va in coma.
Al suo risveglio, l'ospedale è desolato e in parte distrutto e, avventurandosi tra i corridoi. troverà solo cadaveri che cercheranno di aggredirlo. Riuscirà a sopravvivere e a lasciare l'ospedale e, grazie all'aiuto di un uomo e suo figlio, scoprirà che il mondo di prima non esiste più e che i morti ritornano in vita per azzannare i vivi. Il protagonista si spingerà verso Atlanta per cercare sua moglie Lori e suo figlio Carl. Ovviamente riuscirà a trovare moglie e figlio, che si erano uniti ad un gruppo di sopravvissuti. Da qui in avanti ci saranno moltissime vicissitudini ed una continua lotta alla sopravvivenza. 

Come si intuisce Robert Kirkman si è ispirato, confermandolo lui stesso, al romanzo Io sono Leggenda di Matheson e di conseguenza ci sono citazioni a film come La notte dei morti viventi e 28 giorni dopo. Kirkman è riuscito a creare proprio un mondo a se stante, dove tutta la nostra "cultura" sugli zombie non esiste. Infatti, ad esempio, i non-morti non vengono mai denominati zombie, ma vaganti o azzannatori, e solo con l'esperienza i protagonisti scopriranno che per ucciderli occorre colpirli in testa. La piaga che colpisce il mondo di TWD è del tutto sconosciuta  ai protagonisti e quindi si riesce a mostrare davvero come delle persone comuni affronterebbero una vicenda del genere. La forza di TWD, infatti, non è tanto la presenza degli zombie, che sono solo un contorno ed un pretesto per mettere alla prova i personaggi, la forza di TWD è proprio il rapporto e il confronto tra i sopravvissuti. La psicologia di ognuno è sempre ben caratterizzata e molto spesso tutti i personaggi, anche quelli secondari, si ritrovano a doversi confrontare con gli altri per imporre le proprie idee o per trovare un compromesso per sopravvivere.
Tutti avranno una crescita e si ritroveranno a non avere più scrupoli ed essere disposti a tutto pur di sopravvivere e di far sopravvivere i propri cari. Tutto questo porterà anche a scontrarsi con altri sopravvissuti e ancora una volta mostrerà la vera natura, violenta ed estremamente egoista, degli uomini.

Quanto detto e molto altro ancora viene mostrato benissimo sia su carta che sullo schermo tv.
Ci sono, però, notevoli differenze che fanno del fumetto e della serie tv due diverse versioni della stessa storia. Le differenze principali sono quelle di alcuni personaggi e della loro morte e anche differenti sbocchi della trama che portano a tutt'altri sviluppi tra fumetto e serie.

Ho scelto 3 differenze tra le tante (per non dilungarmi troppo) che più mi hanno fatto apprezzare il fumetto o la serie tv:

1. Shane, il partner-poliziotto di Rick, che dopo l'apocalisse zombie scappa con la moglie del protagonista dicendole che il marito è, ormai, morto. Nella serie tv viene portato avanti per 2 stagioni, sfruttando, all'esasperazione, la sua rivalità e le sue differenze di vedute con Rick e l'amore per Lori. Nel fumetto, invece, muore quasi subito, ma nonostante questo si riesce ad intuire lo stesso la grande rivalità tra i due e con poche vignette si capisce tutto l'odio di Shane verso Rick, per essere tornato a rovinagli il rapporto con Lori.


2. I fratelli Dixon, due esperti cacciatori con un passato difficile. Merle, il maggiore, più spietato e senza cuore che verrà addirittura abbandonato dal gruppo per la sua indole meschina. Daryl invece, nonostante il carattere duro, riesce ad integrarsi nel gruppo di Rick, con il quale stringerà un forte senso di lealtà e sarà sempre pronto ad impegnarsi per aiutare gli altri del gruppo. Due ottimi personaggi che sono fondamentali nella serie tv, ma che nel fumetto non esistono. Forse un po' sopra le righe per il fumetto, (anche se probabilmente più da fumetto loro che non altri) che cerca di tracciare personaggi con una forte credibilità e normalità e i Dixon sono troppo bravi e preparati per uccidere zombie rispetto agli altri. Non che nel fumetto non ci siano personaggi sopra le righe, anzi una su tutti è Michionne.


3. Il CDC (centro di controllo malattie), dove, nella serie tv, si imbatte il gruppo negli ultimi episodi della prima stagione e dove scoprono che tutti sono infetti per via di un microrganismo che si è diffuso velocemente e ha causato la pandemia, quindi tutti una volta morti si tramuteranno in zombie. Nel fumetto questo episodio non c'è e i personaggi non avranno mai la certezza di come e perché ci sono questi non-morti e solo con l'esperienza sul campo scopriranno che anche se non si viene morsi, una volta morti si ritorna in vita. Nella serie tv questo episodio non mi ha convinto per niente e ho trovato inutili tutti i discorsi del dottore presente al CDC. Preferisco il fumetto per l'alone di mistero che campeggia sempre tra i personaggi e l'inspiegabilità della tragedia che sconvolge il loro mondo che ,anche se un minimo presente, è sempre meno in rilievo rispetto alla psicologia dei personaggi.


Queste le differenze principali di cui ho voluto parlare e che mi hanno fatto apprezzare molto di più il fumetto, ma ce ne sono molte altre come ad esempio il Governatore, il principale antagonista nella prima parte del fumetto e nella terza stagione della serie, che però mi ha convinto in tutte e due le trasposizioni. Nel fumetto molto più cattivo e senza scrupoli fin da subito; mentre nella serie, la sua cattiveria si svela a poco a poco ed è "quasi" giustificabile e dovuta, soprattutto, alla terribile condizione familiare che lo ha sconvolto, che pur essendoci anche nel fumetto viene sviscerata e sfruttata un pochino meglio nella serie tv.

Infine ripeto, che la storia è la stessa ma ha due diverse versioni e interpretazioni. Io preferisco il fumetto (forse perché ho cominciato cosi TWD?) perché riesce sempre a trasmettermi quella sensazione di insicurezza e di malessere che provano i personaggi e perché svela passo passo con l'esperienza e la maturazione dei personaggi anche determinati particolari e misteri. Riesce a sorprendermi con ogni vignetta e col modo di narrare questa vera e propria epopea zombie, che permette e lascia più alla fantasia e all'interpretazione del lettore/spettatore rispetto alla serie tv, che spesso tende a dare troppe spiegazioni e non rende, per l'appunto, tutta l'insicurezza e il senso di disperazione e di smarrimento che hanno i protagonisti.

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